Ricetta del 1° Maggio
1° Maggio – Festa dei lavoratori
In realtà qui a Roma la tradizione vuole che ci si munisca di fave fresche e pecorino per andare a fare una allegra scampagnata fuori porta con simpatici amici e parenti assieme ai quali gustare lo sfizioso stuzzichino… Poi si torna in città per assistere allo storico concerto che si tiene a San Giovanni… tempo permettendo. Se il tempo non permette gitarelle suggerisco una altrettanto allettante alternativa: una ricetta “rubata” agli amici pugliesi, sempre a base di fave, ma questa volta secche. (N.B. Essendo “rubata” probabilmente la ricetta presenterà qualche buco nero nella descrizione della preparazione o della quantità degli ingredienti…)
Fave incapriate (faf ingapriete) – ricetta pugliese modernizzata.
Ingredienti per 6 persone: ½ kg di fave secche, patate, 600 g di cicoria, olio extravergine di oliva, sale, verdure di stagione.
Dopo l’ammollo (vanno tenute – chi dice circa 3, chi dice circa 12 ore – coperte di acqua), fate bollire le fave insieme alle patate (chi dice 3 o 4 patate, chi dice 3 kg…) lavate, sbucciate e tagliate in 4 pezzi a fuoco lento, coperte di acqua, senza salare, possibilmente in un tegame di coccio. | ||
Durante la cottura togliete man mano la schiuma che si forma in superficie e mescolate il composto di tanto in tanto solamente durante l’ebollizione. | ||
Quando il tutto risulta essere morbido potrete toglierlo dal fuoco (dopo circa tre ore) per lasciarlo riposare, eliminando preventivamente tutta la parte acquosa; quindi attendete che il composto si sia intiepidito (deve raggiungere la temperatura ambiente) per poterlo passare al passaverdure. A questo punto regolate di sale e poi, mescolando con un cucchiaio di legno, aggiungete l’olio poco per volta (c’è qualcuno che preferisce adoperare | ||
l’olio aromatizzato con del peperoncino), finchè il tutto non sia diventato morbido e cremoso ed abbia raggiunto la consistenza di una purea. Aggiungete poi del pane sbriciolato ed amalgamate bene. | ||
Nel frattempo avrete lessato la cicoria: dopo averla scolata accuratamente e condita potrete aggiungerla alla purea di fave e patate, avendo l’accortezza di far “legare” la cicoria alla purea, mescolando con cura gli ingredienti: in questo modo si ottiene la “capriata”. Questo sostanzioso piatto unico si accompagna con contorni misti, a seconda della stagione: in estate sono tipici i “friggitielli”, peperoni verdi dolci, solo fritti oppure accompagnati da pezzi di pomodoro fresco “ammalvato”; altri contorni sono: melanzane sott’olio, | ||
melanzane grigliate condite con poco sale menta aglio e aceto, peperoni arrostiti conditi con poco sale e prezzemolo, carciofini sott’olio o carciofi fritti poco salati, | ||
pomodori e cipolla dolce conditi con sale olio e origano (il contorno più tipico in assoluto!), poi ancora zucchine marinate condite con sale menta aglio e aceto, | ||
olive nere pugliesi e sempre la cicoria all’olio.
La Redazione di Sapori e Tradizioni ringrazia Maria e le sue amiche per questa ricetta e per le foto! |