La dieta di Okinawa
venerdì, 30 maggio 2008Okinawa, città giapponese importantissima, oltre ad essere stata luogo di scontri cruenti nella seconda guerra mondiale deve altresì la sua notorietà al fatto che lì vive la popolazione più longeva e sana sulla faccia della terra. Ha una percentuale molto alta di centenari!
Il segreto sta nell’alimentazione costituita da ingredienti sani, naturali e facilmente rimediabili.
E’ stato scritto un libro, reperibile nelle migliori librerie oltrechè richiedibile sul sito www.etadellacquario.it, che ci svela questo segreto.
MANGIARE SANO, PREVENIRE LE MALATTIE, RITROVARE IL PROPRIO PESO CON 50 RICETTE FACILI E GUSTOSE
«A Okinawa tutto è a sé stante. La cultura, la natura, l’alimentazione, le feste… Le isole di questo arcipelago, pur essendo giapponesi, si differenziano dal Giappone in molti aspetti. In particolare, in materia di alimentazione: mentre in Giappone nel complesso si mangia poco (anche se dipende dalle province), a Okinawa il cibo in tavola è abbondante, ricco, e ogni pasto è una festa per il palato!
Certo, nella cucina si ritrova il tocco giapponese, ma geograficamente il Sud di Okinawa è vicino alla Cina, dalla quale trae anche alcuni piatti ed elementi culinari. Una vera fusione di culture, sapori e tradizioni costituisce la peculiarità e la ricchezza di Okinawa, i cui grandi princìpi talvolta vengono esportati e adattati in altri paesi del mondo, in particolare in America del Sud.
Molte altre particolarità rendono Okinawa unica. Innanzitutto, il clima tropicale e le stagioni che ritmano la vita degli uomini e le loro tradizioni, fatte di danze e banchetti. Poi, l’assenza di stress, eliminato dall’intelligente mantenimento di legami di amicizia, di rapporti familiari e di vicinato, basati sulla solidarietà e sul rispetto. Il mare è incredibilmente limpido, di un azzurro trasparente, vero paradiso dei sommozzatori che preferiscono queste acque cristalline a quelle delle Maldive. I coralli sono uno dei gioielli dell’arcipelago, vigili custodi antinquinamento, il cui studio costituisce l’oggetto di un’attenzione particolare da parte della comunità scientifica giapponese e straniera, in particolare francese. Insomma: un ambiente salvaguardato.
Ma ciò che sorprende e affascina di primo acchito è che a Okinawa la gente è felice. La vera felicità, quella che contribuisce senza dubbio alla loro famosa longevità. La loro speranza di vita è la maggiore del mondo, ed è certamente ciò che caratterizza meglio gli abitanti di quest’isola un po’ magica.
La domanda che mi pongo è la seguente: se gli abitanti di Okinawa mangiano senza privarsi di nulla e si godono pienamente i loro giorni, come riescono ad avere il primato nella speranza di vita?
La risposta forse è in questo libro.»
Shigeatsu Tominaga, presidente della Fondation Franco-Japonaise Sasakawa *
* Giapponese, residente in Francia da molti anni, Shigeatsu Tominaga è appassionato dagli scambi culturali tra la Francia e il Giappone. Uomo dalla duplice cultura, è particolarmente interessato all’arte, in special modo al teatro.
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DAL 30 MAGGIO, IN LIBRERIA
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«A 70 anni sei solo un bambino, a 80 sei solo un adolescente e a 90,
se gli antenati ti invitano a raggiungerli in paradiso, chiedi loro di aspettarti fino a 100 anni:
a quell’età ti porrai nuovamente il problema.»
Iscrizione antichissima incisa su una roccia di una spiaggia di Okinawa.
Okinawa è l’isola del Giappone famosa per l’eccezionale longevità dei suoi abitanti. Ma qual è il loro segreto?
Che cosa permette a tanti di oltrepassare il secolo di vita in perfetta salute fisica e mentale?
Studi approfonditi e ricerche condotte sul campo hanno portato le due autrici a una conclusione: è la dieta la chiave del «miracolo di Okinawa»; di qui una ricca serie di indicazioni, corredate da oltre 50 appetitose ricette, indispensabili per garantire gli stessi straordinari risultati.
Grazie a una alimentazione sana ed equilibrata, arricchita dall’impiego di alimenti specifici come alghe, quinoa, soia, riso, pesce (sushi e sashimi), tofu, spezie ed erbe aromatiche (facilmente reperibili e presentati in un utile abbecedario), ciascuno di noi proteggerà il proprio cuore e rafforzerà le naturali difese antitumore, ridurrà il colesterolo ed eviterà il diabete, avrà un aspetto più giovanile (meno rughe, maggiore agilità…), perderà peso e rimarrà snello, in definitiva… vivrà più a lungo!
Con la dieta Okinawa, infatti, tutto funziona meglio: l’organismo è protetto ed è in grado di «autoripararsi», lo scheletro si irrobustisce giorno dopo giorno, il sistema ormonale è in equilibrio. Anche noi, come gli abitanti di Okinawa, potremo essere sempre sorridenti, distesi e… felici.
Le autrici
Anne Dufour, giornalista, è autrice di 100 réflexes minceur (2005) e di La révolution des oméga 3 (2004).
Laurence Wittner, giornalista e gastronoma, è autrice, insieme ad Anne Dufour, di Programme minceur protéines en 30 jours (2005), 100 nouvelles recettes anti-diabète (2005) e 100 recettes vapeur (2004).
…dal libro:
Restrizione calorica: un passaporto per la longevità
A Okinawa si assumono meno calorie che altrove, e per l’intera vita. Come constaterete leggendo questo libro, non si tratta in alcun caso di dieta dimagrante, di privazioni o di calcoli complicati. È esattamente il contrario: si tratta di scelte alimentari diverse. Tutto sommato, a Okinawa si mangia molto di più in quantità, ma si assumono molte meno calorie. Qui si pratica in modo del tutto naturale quella che gli esperti di antinvecchiamento definiscono «restrizione calorica». Il termine è esplicito: significa appunto restringere, limitare l’assunzione di calorie. Questo è il solo modo reale e scientificamente provato per allungare la speranza di vita e ritardare di molto gli effetti dell’invecchiamento. Tale constatazione non ha nulla di nuovo, poiché è stata dimostrata già nel 1930! Sin da quella data, che segna la nascita del legame fra restrizione calorica e longevità, sono stati effettuati sistematicamente molteplici studi sugli animali che hanno fornito gli stessi risultati.
Come funziona
La restrizione calorica non ha nulla a che vedere con la sottoalimentazione! In realtà, si tratta di consumare proprio ciò di cui l’organismo ha bisogno, e non una caloria di più. Non è facile. Ma il gioco vale la candela, perché, salvo casi particolari, mangiamo davvero troppo. Durante la digestione, il nostro corpo produce radicali liberi, elementi altamente nocivi per la salute, che intervengono nella maggior parte delle malattie e accelerano l’invecchiamento. Più si mangia, più si producono radicali liberi, perché la macchina che digerisce, brucia e distribuisce funziona a pieno regime: come una caldaia! Al contrario, più si limitano le assunzioni alimentari, e quindi caloriche, meno si è soggetti all’ondata dei radicali liberi. Per riassumere, a Okinawa si mangia cibo meno calorico, che è ottimo per la linea, per la salute, per la longevità e per un aspetto molto più giovanile.
Una regola valida per tutti gli esseri viventi
È difficile condurre un esperimento che miri a osservare l’impatto della restrizione calorica sulla salute e sulla longevità dell’essere umano, da un lato per una questione etica (come imporre a una persona di mangiare per tutta la vita in base a questo principio?) e dall’altro a causa della durata della vita (avremmo i primi risultati cent’anni dopo!). Ma, anche a breve termine, tutti i medici sanno bene che mangiare meno consente di perdere peso e migliorare le grandi funzioni dell’organismo. D’altronde, questo è il motivo per cui essi, se necessario, prescrivono sistematicamente una dieta, che il malato sia affetto da artrosi, diabete o colesterolo! Ma perdere peso temporaneamente è ben diverso da vivere sempre in restrizione calorica. I benefici di quest’ultima sono chiaramente superiori, poiché essa permette che perdurino nel tempo i vantaggi riscontrati a livello di una dieta mirata.
Alcuni ricercatori che sperimentano su sé stessi la restrizione calorica constatano senza sorpresa che i propri esami biologici e fisici (tasso del colesterolo, dei trigliceridi, pressione…) sono migliorati. Meno colesterolo, migliore gestione dello zucchero, miglior funzionamento ormonale e, ovviamente, vita sottile! Ma gli effetti benefici sulla salute si spingono ancora oltre. Si sa, infatti, che se una dieta ricca di calorie attiva la crescita nel primo quarto di vita, il risultato sarà opposto nell’ultimo quarto. Questo è stato dimostrato dal biochimico esperto in invecchiamento Tyler Parr. Una dieta alimentare troppo calorica durante l’infanzia consuma i fattori di crescita: non ne rimarranno a sufficienza giunta la vecchiaia, quando l’individuo ne avrà disperatamente bisogno. Ciò compromette gravemente la longevità. Nonostante tutto, questi dati hanno indotto il National Instute on Aging (Istituto nazionale sull’invecchiamento) degli Stati Uniti a mettere a punto uno studio particolarmente appassionante, nel corso del quale dei volontari saranno sottoposti a una restrizione calorica di breve durata.
Al momento, tuttavia, per ottenere risultati calcolati su una vita di breve durata e condotti in laboratorio allo scopo di evitare possibili errori, è indispensabile il ricorso agli animali. Uno degli esperimenti più importanti di questo tipo verte sui topi. È semplice, efficace e dimostra chiaramente che i roditori che assumono il 30% di calorie in meno vivono il 30% di tempo in più. Gli stessi risultati sono ottenuti con le scimmie, i cui parametri relativi alla salute anche in questo caso sono migliori nel gruppo sottoposto a restrizione calorica: l’organismo delle cavie contiene il 10% di grassi (contro il 25%), meno trigliceridi, la pressione arteriosa e la temperatura corporea sono più basse, il DHEA (ormone antinvecchiamento) è più elevato ecc.
La densità calorica in poche parole
Come fare per mangiare di più assumendo meno calorie? L’equazione appare misteriosa, eppure la risposta è del tutto logica: si tratta di scegliere sistematicamente gli alimenti di bassa densità calorica.
La densità calorica indica la quantità di calorie presente in 100 g di cibo. Essa va da un minimo di 0 (acqua, tè) a un massimo di 900 (olio). Più la densità calorica è elevata, più bisogna diffidare. Gli alimenti che invece presentano una densità calorica bassa sono cordialmente invitati a presentarsi nel nostro piatto, e il più sovente possibile! Gli alimenti di scarsa densità calorica, infatti, possono essere consumati quasi a volontà, senza minacciare la salute né la bilancia. Grazie a essi, si ingerisce un grosso volume di alimenti, ma si assumono poche calorie.
A Okinawa non si consuma pressoché alcun alimento che compaia nelle due colonne della tabella riferite alla densità calorica «alta» e «altissima», se non in quantità esigua. Gli abitanti mangiano quasi esclusivamente quelli compresi nelle colonne di «bassissima» e «bassa» densità calorica. […]
ed ecco l’indice dell’opera:
7 Prefazione, dottoressa Marie Allain
9 Un luogo speciale, Shigeatsu Tominaga
LA DIETA DI OKINAWA
13 Il grande segreto di Okinawa
Qualche parola su Okinawa, 14
Specialità regionale: i centenari, 15
Meno malattie, minore mortalità, 16
I geni non sono tutto, 18
Restrizione calorica: un passaporto per la longevità, 19
La densità calorica in poche parole, 25
Un vero sistema di vita, 32
35 Dodici ottime ragioni per seguire il modello Okinawa
1. Meno infarti e patologie cardiache, 35
2. Meno colesterolo, 38
3. Meno attacchi cerebrali, 41
4. Meno tumori, 43
5. Meno chili, 49
6. Meno diabete, 55
7. Meno sindrome metabolica, 59
8. Una menopausa più dolce, 60
9. Uno scheletro più solido, 63
10. Un cervello in piena forma, 65
11. Età biologica, 68
12. Meno stress (più benessere e felicità), 70
75 Mangiare Okinawa
I 10 punti forti dell’alimentazione di Okinawa, 77
Piramidi alimentari a confronto: Italia e Okinawa, 90
La fusion food: le buone scelte Occidente-Okinawa
per i risultati più efficaci, 91
Obiettivo: assumere meno calorie, 92
La varietà è la vita!, 93
Bello e buono, 96
Che cos’è una porzione, 98
Due parole sulla vita «reale», 104
Diciassette trappole e relative soluzioni, 105
Panorama degli alimenti Okinawa
(e degli equivalenti occidentali), 110
113 Abbecedario… dall’acqua alla zuppa
Acqua, 113; Aglio, 114; Alghe, 115; Amaranto, 116; Ananas, 117;
Arancia, 117; Avena, 118; Avocado, 119; Cachi, 120;
Carambola, 120; Carota, 121; Cavolo cinese (hakusai), 121;
Cetriolo, 122; Ciliegia, 122; Cipolla, 123; Cottura, 124;
Daikon, 124; Erbe, 125; Fagioli adzuki (o azuki), 127; Funghi, 128;
Gamberetto, 130; Germoglio di Bambù, 130; Ginkgo, 131;
Goya, 131; Grano, 132; Hechima, 134; Konjak (konnyaku), 134;
Limone, 135; Maiale, 136; Mela, 137; Melone, cocomero, 138;
Miglio, 139; Nashi (pera giapponese), 139; Nespola, 140;
Noce, 140; Olio, 141; Orzo, 142; Papaia, 143;
Patata dolce (imo), 143; Peperone, 144; Pesca, 145;
Pesce, 145; Porro, 146; Prugna, 147; Quinoa, 148;
Rapa, 149; Riso, 149; Sake, 151; Sale, 152; Sashimi, 152;
Seitan, 153; Semi di sesamo, 153; Soia (fagioli), 154;
Soia (germogli), 163; Spezie e aromi, 163; Spinaci, 167; Sushi, 168;
Tè, 169; Tuberina, 170; Uovo, 171; Yogurt, 172; Zucca, 172;
Zuppa, 173
175 Cinquanta ricette e menu alla maniera di Okinawa
Colazione
Frittata sottile arrotolata (tamagoyaki), 178
Muffin alle carote, 179
Pane ai semi e alle noci, 180
Pane al vapore aromatizzato al tè, 182
Frappè di soia, 183
Insalate
Purè di verdure crude, 184
Insalata di verdure crude, 185
Insalata di spinaci crudi, 186
Insalata tropicale, 187
Tartara di alghe, 188
Salse
Salse dip, 189
Salse per l’insalata, 190
Zuppe
Zuppa arancione al salmone, 191
Brodo di pesce alle verdure, 192
Minestra di laminaria alle patate dolci, 194
Zuppa di adzuki, 195
Zuppa di miso alle alghe (misoshiru), 196
Pietanze
Branzino al finocchio, 197
Carpaccio di orata, 198
Bourguignonne in brodo (shabu shabu), 199
Eglefino al curry, 201
Spaghetti somen ai gamberetti, 202
Pasta in brodo di carne (Okinawa soba), 203
Sauté di goya (goya champuru), 205
Seitan alle cipolle, 206
Sushi, sashimi e maki (prima parte), 207
Sushi, sashimi e maki (seconda parte), 209
Soia
Polpette di fagioli, 210
Padellata di tofu al cavolo, 212
Purè mungo, 214
Insalata di tofu marinato, 216
Bistecche di tofu al sesamo, 217
Tempeh in insalata piccante, 218
Verdure
Tuberine speziate al salto, 220
Funghi misti caldi, 221
Stufato con verdure al tè, 222
Zucca al salto, 223
Shirishiri di carote, 224
Cereali e legumi secchi
Lenticchie alle cipolle, 225
Scaloppine di miglio, 226
Quinoa alle verdure, 227
Spezzatino di adzuki alle melanzane, 229
Riso pilaf alle foglie di carota, 230
Riso saltato agli sgombri, 232
Dessert
Composta di patate dolci, 233
Macedonia di frutta saltata, 234
Dolce di riso glutinoso (mochi), 235
Mousse di patate dolci, 236
Ocha
L’ora del tè, 237
239 Una settimana di menu giorno per giorno
Appendici
245 Per decifrare sushi e maki
247 Tipi di tè e peculiarità
249 Qualche contatto per andare… fino a Okinawa
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