Frappe

Mettete la farina a fontana sulla spianatoia, sgusciatevi al centro le uova e unite un pizzico di sale, lo zucchero semolato e il burro morbido a pezzetti. Cominciate a lavorare gli ingredienti con le mani, aggiungendo la grappa necessaria ad ottenere un impasto liscio e la scorza grattugiata del limone. Quando la pasta non si attaccherà più alle mani, avvolgetela a palla, copritela e fatela riposare per un’ora. Quindi stendetela il più sottile possibile con il mattarello (1 – 2 millimetri). Ritagliate la pasta con una rotella dentata in tanti rettangoli di circa 10 x 6 cm, fate su ciascuno due incisioni parallele e allargate i tagli. Se preferite frappe un po’ più piccole, dividete ogni rettangolo in 2 triangoli e praticate in ciascuno una sola incisione parallela al lato lungo. Per formare dei fiocchetti, le strisce devono essere larghe un paio di cm e lunghe 10 cm: sollevatele delicatamente e, maneggiandole con delicatezza, annodatele morbidamente al centro. Se volete fare degli intrecci, invece, vanno bene i rettangoli di sfoglia di 10 x 6 cm: praticate all’interno di ciascuno 3 incisioni, sollevate le strisce interne e portatele verso l’esterno facendole passare sotto le altre. A questo punto fate scaldare abbondante olio in una padella capiente (l’ideale sarebbe quella per i fritti con il cestello) e tuffatevi, poche alla volta, le frappe; quando sono dorate scolatele su carta assorbente da cucina per eliminare l’unto in eccesso. Spolverizzatele di zucchero a velo solo dopo aver ben eliminato l’eccesso di olio, altrimenti viene assorbito subito e sarà necessario aggiungerlo di nuovo prima di servire. Se volete frappe più leggere, unite all’impasto mezza bustina di lievito per dolci; stendete la pasta a 3 – 4 mm di spessore, tagliatela e disponetela sulla placca coperta di carta da forno. Cuocetele in forno a 180° per 15 – 20 minuti, fino a quando saranno gonfie e dorate. Per accompagnarle sono ottimi il Moscato d’Asti oppure il Brachetto d’Acqui.